GelaPolitica

Giudice VS Candiani, Magistratura VS Senato: l’ultima parola alla Corte Costituzionale

I botta e risposta della politica siciliana finiscono in Tribunale e vedono protagonista l'imprenditore gelese Antonio Giudice e il senatore Stefano Candiani

GELA – I botta e risposta della politica siciliana finiscono in Tribunale e vedono protagonista l’imprenditore gelese Antonio Giudice – ex candidato sindaco per le amministrative nel 2015 – e il senatore Stefano Candiani.

Un’azione civile impugnata da Giudice contro Candiani, da cui pretenderebbe un risarcimento di 50mila euro perché vittima di insinuazioni e diffamazioni a seguito di un comunicato stampa in cui proprio il leghista gelese venne definito un “millantatore“.

Alla prima udienza, davanti alla Sezione Civile del Tribunale, Candiani si è avvalso dell’immunità parlamentare. All’opposizione dell’avvocato di Giudice, però, il giudice Flavia Strazzianti dichiarò non approvabile tale decisione perché mancanti i presupposti per avvalersi dell’immunità. Il tutto perché le parole riportate nel comunicato stampa diffuso nel lontano 2015 non sarebbero state riferibili ad attività parlamentare.

In causa venne allora chiamato il Senato, a seguito della trasmissione degli atti da parte della Repubblica che invece stabilì tutto il contrario rispetto al giudice Strazzianti.

Due decisioni opposte a cui il legale di Giudice ha deciso di opporsi, etichettandole come un conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato: da un lato la magistratura e dall’altro il Senato. Lo stesso avvocato della persona offesa chiede che sia invece la Corte Costituzionale a decidere sulla vicenda e a pronunciarsi.

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button