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Arancio: “chiedo la rimodulazione del Patto per il Sud”

Palermo – Il deputato del Pd Giuseppe Arancio chiede la Rimodulazione del ‘Patto per il sud’ che lascia fuori aree di crisi, governo riveda provvedimenti.

“La rimodulazione delle risorse del Patto per il Sud che sottrae 48 milioni d euro alle aree di crisi complessa di Gela e Termini Imerese è ingiustificabile. Ancora una volta a fare le spese di politiche insensate sono i territori maggiormente soggetti alla recessione economica ed alla perdita occupazionale”. Così Giuseppe Arancio commenta la decisione del governo regionale di indirizzare le risorse del Fsc 2014/20 – Patto per il Sud, inizialmente previste per Termini Imerese e Gela, su altri territori dell’Isola.
“Non è chiaro come mai il governo regionale abbia scelto di non ascoltare le amministrazioni locali, all’indomani della revoca dei finanziamenti, rimodulando le somme a favore di altri progetti di sviluppo del territorio – aggiunge il parlamentare PD – e abbia invece optato invece per il dirottamento delle somme a favore di atre aree dell’isola. Di certo c’è che ha pagare le conseguenze saranno ancora una volta territori per i quali sarebbe indispensabile una politica di rilancio basata sul sostegno finanziario agli investimenti per il rafforzamento e la riqualificazione del settore produttivo ed al rilancio dell’occupazione. Il presidente della Regione – conclude – riveda i provvedimenti attuando una politica equa di sostegno alle aree piàù depresse della nostra Regione”.

Ecco il testo dell’interrogazione:

“Al Presidente della Regione e all’Assessore per le Attività produttive

Premesso che: con deliberazione di Giunta n. 389 dell’1 novembre 2019, sono state riprogrammate le risorse a valere sull’FSC 2014/2020 Patto per lo sviluppo della Regione siciliana afferenti all’area tematica “Sviluppo economico e produttivo”;

tale riprogrammazione ha comportato il definanziamento di n. 10 progetti per un totale di oltre 48 milioni di euro, risorse che sono state assegnate ad interventi del tutto nuovi;

i progetti definanziati riguardano esclusivamente le aree industriali a crisi complessa di Gela e Termini Imerese e la motivazione addotta a supporto fa riferimento all’assenza di un livello di progettazione utile a consentire la sottoscrizione di OGV entro il termine del 31 dicembre 2021 prescritto dal Patto per la Sicilia;

in particolare, le risorse originariamente previste per interventi nell’area di Gela ammontavano a 60 milioni di euro: con l’attuale riprogrammazione, ben 33 milioni, quindi più del 50%,  vengono dirottati verso altre destinazioni;

anche per Termini Imerese il definanziamento incide pesantemente, poiché su 31 milioni previsti inizialmente, oltre 15 sono assegnati ad altri progetti;

Considerato che: le città di Gela e di Termini Imerese hanno pagato in questi anni un prezzo pesantissimo ai processi di ristrutturazione industriale che hanno generato centinaia di disoccupati ed una crisi sociale ed economica profondissima: si tratta di due territori deprivati cui la Regione siciliana avrebbe dovuto fornire aiuto istruttorio ed impulso amministrativo;

la riallocazione delle risorse sottratte a Gela e Termini Imerese favorisce la parte orientale dell’Isola, riguardando in gran parte interventi mai inseriti nel Patto per il Sud e relativi alla città di Catania ed Augusta;

 

si tratta, pertanto, di scelte arroganti ed inaccettabili che penalizzano ulteriormente territori da un lato colpiti da crisi industriali che hanno lasciato disoccupazione ed inquinamento e dall’altro lasciati soli dalle Istituzioni;

per sapere: se non ritengano doveroso procedere alla revoca della deliberazione citata in premessa; se non ritengano necessario adottare tutti gli atti idonei affinché sia portata avanti la progettazione degli interventi già inseriti nella programmazione delle risorse previste dal Patto per la Sicilia per le aree di Gela e di Termini Imerese, anche fornendo l’adeguato supporto istruttorio nella elaborazione dei progetti”.

 

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