Cronaca

Movida: serate blindate e trenini per strada

Gela – I ragazzi universitari tornano per le vacanze, aprono nuovi locali, arrivano altri giovani dai comuni viciniori per trascorrere le serate nella vivace movida di Gela e il clima delle serate invernali si fa acceso. Non solo per i ragazzi che, come sempre bevono e, quando capita, si accapigliano, ma anche per i residenti della zona di Piazza Sant’Agostino dove si torna a protestare. C’è chi parcheggia davanti la chiesa dedicata al santo che porta il nome della piazza; chi preso da una voglia estrema di divertimento si lancia in trenini seguendo l’onda del ballo caraibico e, anche a notte fonda, percorre le strade adiacenti la piazza facendo saltare i nervi ai residenti della zona. Ci sono bambini ed anziani che vorrebbero dormire alle tre o perfino alle quattro della notte, e invece no. La musica a tutto volume, nonostante le richieste di rispetto, ha indotto i residenti a richiedere l’intervento dei Carabinieri e non è la prima volta. D’estate le forze dell’ordine presidiano stabilmente la zona dove si sono registrati episodi di violenza fra ragazzi. In questi casi, non si è parlato di violenza ma del disturbo della quiete pubblica. Ecco cosa dice la norma:  “Solitamente, i rumori più fastidiosi sono concessi dalle 08.00 alle 13.00 del mattino e dalle 16.00 alle 21.00 del pomeriggio/sera. Al di fuori di questi orari, ogni condotta rumorosa potrà essere oggetto di lamentele da parte del condomino. Questo, ovviamente, in linea generale. Ogni condominio, infatti, è libero di decidere autonomamente i propri orari, così come può scegliere, ad esempio, di variare in base alle stagioni le fasce orarie in cui è possibile fare rumore e quelle in cui, invece, è necessario osservare il silenzio. Al riguardo, si segnala che per ogni abitante del condominio è sempre possibile portare all’attenzione dell’assemblea condominiale le situazioni di schiamazzo intollerabili, ponendo le relative decisioni all’ordine del giorno”. Di fatto i residenti non ce la fanno più e c’è chi sta pensando di chiedere l’aiuto dell’amministrazione comunale, oltrechè della forza pubblica come è stato già sperimentato senza ottenere un risultato duraturo

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