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Agati: Gela ha bisogno di una nuova mentalità ed infrastrutture

di Dr. Francesco Agati

Gela è diventata una città per impiegati e pensionati?.

Come succede sempre più spesso, chi ha i soldi (tanti) preferisce investire altrove, scoraggiati da una mentalità che ama fare emergere il brutto, e nascondere le tante (tante) risorse che offre la città del golfo.

Bisogna iniziare a riqualificare intere aree oggi abbandonate ridando lustro alla città. “Il centro di Gela è ormai caduto in rovina, gli investitori e le nuove iniziative di sviluppo immobiliare più volte proposte non riescono a decollare. 

Non c’è dubbio che la città può diventare una calamita per gli investitori i quali attratti dalla prospettiva di utilizzare il porto isola, di beneficiare delle ZES, con l’eliminazione dei vincoli sic e zps, con autostrade e ferrovia, potrebbero divenire i pionieri e ottenere buoni rendimenti a lungo termine. Un po come avviene in finanza (con titoli di stato) negli anni 80-99 pochi credevano nei titoli di Stato maltesi chi acquistò quei titoli (spazzatura) oggi è ricco, Malta oggi ha la tripla AAA.

Sull’esperienza dell’esempio di Malta dobbiamo iniziare a cambiare modo di comunicare bisogna essere propositivi e procreativi.

A breve-medio termine la crescita, e il numero di imprenditori che punterebbero sull’acquisto di case in centro e non solo come investimento  potrebbe salire, GELA HA BISOGNO DI UNA NUOVA MENTALITA’, HA BISOGNO DI INFRASTRUTTURE E DI VERI POLITICI PER NON MORIRE.

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