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Accorpamento CCIAA CL-AG-TP e vertenza precari. Rischia la chiusura la Camera di Commercio di Caltanissetta

Caltanissetta – Rischia la chiusura la Camera di Commercio di Caltanissetta e Gela, sicuramente sarà ridimensionata dall’accorpamento con le Camere di Agrigento e Trapani, dove Trapani sarà la sede centrale. Questa volta il temine perentorio è dettato dall’art. 61 del D. L. n. 104 del 14/08/2020, entro
il 15 ottobre 2020 dovrà avvenire l’accorpamento, pena la nomina di un unico Commissario Straordinario.
Considerando che il personale di ruolo oggi è composto da solo 6 unità e che alcuni di loro sono
prossimi alla pensione il destino della Camera di Commercio di Caltanissetta e Gela sembra segnato. D’altronde la città di Caltanissetta è abituata alla chiusura delle strutture pubbliche come la Banca
d’Italia, il Distretto Militare, la Telecom sotto gli occhi e l’inerzia di tutti.
Anche oggi la CCIAA di Caltanissetta e Gela non avrebbe i numeri per erogare i sui servizi, se
non si avvalesse di personale precario al quale scadrà il contratto il 31 dicembre prossimo. Personale
precario che lo scorso anno è stato illuso e preso in giro da coloro che hanno avuto la faccia tosta di festeggiare con loro il passaggio di ruolo, ben sapendo che la strada era ancora lunga da perseguire.
Dove sono oggi queste persone che hanno fatto stappare lo spumante? Che cosa hanno fatto in quest’ultimo anno?
Purtroppo la categoria dei precari della Camera di Commercio di Caltanissetta e Gela non interessa nessuno, notiamo un assopimento generale che non riguarda soltanto l’interesse per il
personale precario ma, ripetiamo, il mantenimento dell’Ufficio. A nulla sono serviti lo scorso anno gli
incontri con il Segretario Generale, che viene a scavalco da Agrigento, con il Commissario Straordinario, con il Sindaco e financo a nulla sono serviti i tavoli tecnici svolti in Prefettura richiesti dai
Sindacati. Ci chiediamo: è mai possibile che la vertenza della Camera di Commercio di Caltanissetta
e Gela debba essere posta soltanto dai lavoratori precari che tengono al loro posto di lavoro? O sarebbe corretto dire che questa vicenda riguarda tutta la Città con in prima linea le istituzioni che la
rappresentano, a partire dal Sindaco, dal Commissario Straordinario, dal Segretario Generale, dai Deputati regionali e nazionali del territorio.
Per quanto sopra si chiede l’organizzazione e la partecipazione a un tavolo tecnico che affronti
in maniera costruttiva il problema.

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