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La disanima della situazione economica di Unità siciliana – Le Api

La già precaria economia siciliana, sostenuta e incoraggiata da stolti governi centrali che hanno preferito la scellerata opzione di un’Italia a due velocità, è resa ancora più grave dalle direttive del governo che hanno bloccato in Sicilia ogni iniziativa, in particolare quelle legate alla piccola impresa, ai commerci e soprattutto all’indotto che vive sul turismo.

Non vogliamo il “liberi tutti” ma un’attenta valutazione del “caso per caso” con tutta la prudenza e le cautele possibili.

In una situazione come quella che stiamo vivendo non basta aprire un po’ le maglie, perché saranno tante le piccole aziende che non avranno la forza economica per riaprire le saracinesche.

Occorrono aiuti concreti e immediati e non serve che lo Stato presti dei soldi a interessi minimi ad imprese già fortemente indebitate; occorrono aiuti a fondo perduto, in cui si dimostri che i soldi vengano impiegati per far ripartire l’azienda.

A cosa serve dare, chissà quando, 25.000 euro se poi questi soldi vanno ad aumentare una situazione già fortemente debitoria dell’azienda?

E quando riaprirà, avendo perso quote di mercato, con le restrizioni emanate, potrà mai avere lo stesso fatturato?

Occorre fare chiarezza e aiutare i piccoli imprenditori, i ristoratori, gli artigiani e i commercianti con i finanziamenti finalizzati sì, ma a fondo perduto e occorre farlo subito.

Come bisogna, con le dovute cautele, riaprire, tornare a vivere, tornare a sorridere in specie in quelle regioni dove il contagio è stato minimo.

Superato il periodo critico bisogna impostare una politica cittadina, regionale e nazionale diversa.

Bisogna pensare ad un “Progetto Caltanissetta” che ci faccia superare l’ultimo posto fra le province nazionali ed europee, ad un “Progetto Sicilia”, che partendo dalla piena attuazione dello Statuto della Regione Siciliana, faccia rinascere l’orgoglio della nostra sicilianità.

E infine, un ricambio non solo generazionale ma di contenuti, per una politica nazionale che veda nel meridione d’Italia una grande opportunità di crescita per tutta la Nazione.

Un progetto che possa ridare slancio alle infrastrutture, alla sanità, alle giovani generazioni, che dia coraggio alla sana imprenditoria affinché l’Italia possa presentarsi senza “cappello in mano”, da protagonista, da leader indiscussa in una Europa nuova, solidale, unita, i cui valori non siano quelli egemoni e protezionistici di certi Paesi, bensì quelli che hanno ispirato i padri fondatori della Comunità Europea e che condividiamo senza remore.

Salvatore Giunta

Anna Stella

Giancarlo Palmeri

Liborio Pirrello

Unità Siciliana – LE API – CALTANISSETTA

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