CronacaRegione

Traffico di esseri umani e immigrazione clandestina, arrestato 24enne

La Polizia di Stato ha arrestato un uomo accusato di traffico di esseri umani che deve scontare una pena in seguito ad una condanna. Osariemen Godwin, 24 anni, è stato oggetto di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Corte di Assise di Appello di Catania. L’uomo dovrà scontare una pena di 7 anni e 2 mesi di reclusione perché ritenuto colpevole del reato di tratta di persone, con le aggravanti della transnazionalità, di avere esposto a pericolo la vita o l’incolumità delle persone trasportate facendole imbarcare su natanti occupati da numerosi migranti privi di ogni necessaria dotazione di sicurezza e di avere agito al fine di reclutare persone da destinare alla prostituzione o, comunque, allo sfruttamento sessuale ed al fine di trarne profitto.

La recente decisione, determinata dall’esigenza cautelare del concreto pericolo di fuga dell’imputato, scarcerato in primo grado, ha confermato i gravi indizi di colpevolezza emersi nel corso dell’indagine, coordinata dalla Dda etnea e condotta dagli investigatori della Squadra Mobile – Sezione Criminalità Straniera e Prostituzione – avviata a seguito delle dichiarazioni rese da una giovane donna nigeriana, giunta presso il Porto di Catania, nel 2017, unitamente ad altri 432 migranti di varie nazionalità, a bordo della nave “Aquarius” della O.N.G. “SOS Mediterranee”.

Dopo due mesi di indagini scaturite nella operazione all’epoca denominata “Trolley man”, l’uomo nel 2017, era stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, con una complice considerata responsabile anche del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, risultata dedita al reclutamento di giovani connazionali tanto che nelle fasi dell’esecuzione del fermo all’interno della sua abitazione di Imola, era stata trovata una giovane, immediatamente collocata in una comunità protetta per donne vittime di tratta. L’uomo è stato portato nel carcere di piazza Lanza.

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button