Non ci sarà nessun funerale, ma una semplice benedizione delle salme – domani, alle 11, al cimitero di Licata – delle vittime della strage di contrada Safarello. La decisione è stata presa durante il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa. La decisione è stata presa per evitare rischi per l’ordine pubblico. Alla breve cerimonia potranno partecipare soltanto i parenti stretti, inseriti in un apposito elenco che è in fase di stesura da parte della Questura. Si tratta di 10, massimo 11 persone.
“Abbiamo voluto evitare problemi di ordine pubblico ed eventuali rischi” – ha confermato il questore Rosa Maria Iraci – . E’ così, dunque, che verrà dato l’addio a Diego di 44 anni, alla moglie Alessandra Ballacchino e ai figli: Alessia di 15 anni e Vincenzo di 11, uccisi mercoledì mattina da Angelo Tardino che poi, ad alcuni chilometri di distanza dalla casa dell’eccidio, si è sparato in macchina.
La tragedia si è consumata mercoledì scorso nell’abitazione di campagna delle vittime: all’origine della strage contrasti di natura economica, legati in particolare alla spartizione di alcuni terreni ricevuti in eredità.