CronacaDall'Italia

Scontri sede Cgil Roma, scattano gli arresti: in manette anche il leader palermitano Ursino

A difendere legalmente Massimo Ursino ci sta pensando l'avvocato Enrico Sanseverino

SICILIA – Continuano gli arresti a seguito dell’assalto, avvenuto lo scorso 9 ottobre, alla sede della Cgil di Roma. A finire in manette sono il leader palermitano di Forza Nuova Massimiliano Ursino e un altro esponente di Arezzo.

Entrambi sono accusati di resistenza pluriaggravata e devastazione aggravata.

L’arresto sarebbe giunto a seguito della visione delle telecamere poste nei pressi della sede che avrebbero immortalo i due mentre facevano irruzione nella sede del sindacato di Corso Italia.

Secondo gli inquirenti, in mezzo a quelle 50 persone che hanno guidato un corteo di circa 1.500 facinorosi, c’erano anche i due finiti in manette. A conferma di ciò spunterebbe anche un selfie che proprio il palermitano Ursino avrebbe postato sui social e che lo ritraeva, in quella giornata, davanti alla sede della Cgil. “A chi ha cercato la maniera e non l’ha trovata mai. Alla faccia che ho stasera, dedicato a chi non ha paura. E a chi sta nei guai, dedicato ai cattivi, che poi così cattivi non sono mai“, questo quanto scritto sotto la foto.

A difendere legalmente Massimo Ursino ci sta pensando l’avvocato Enrico Sanseverino.

Fonte foto Ansa

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