CronacaDai ComuniSan Cataldo

San Cataldo. Positivi al Covid, scrupolosi, si mettono in quarantena, per l’Asp però sono liberi. Situazione fuori controllo

Una donna di San Cataldo scrive questa lettera in quanto profondamente indignata nei confronti dell’ASP di Caltanissetta. come riporta “il Giornale Nisseno

Ecco cosa racconta: “Giorno 22 dicembre ho scoperto di essere positiva al Covid-19 per via di un tampone rapido fatto in ambulatorio privato. L’ho fatto perché un familiare era appena risultato positivo. Da lì a qualche ora gli altri familiari e le badanti dei miei genitori, si sono tutti sottoposti a tampone rapido in ambulatorio privato. Esito: cinque positivi in tutto (tutti vaccinati con doppia dose, la terza era previsto farla proprio durante queste festività). Al laboratorio privato mi è stato detto che avrebbero inviato gli esiti all’ASP di Caltanissetta, ciononostante ci siamo auto-segnalati all’indirizzo email tamponicovid19utente@asp.cl.it.  I miei genitori, malati e assolutamente non autosufficienti, sono stati abbandonati (direi comprensibilmente) dalle badanti, ed io ho sentito il dovere di lasciare subito casa mia per trasferirmi in quella dei miei genitori col duplice scopo: da un lato provare a sopperire l’assenza delle badanti e, d’altra parte, tutelare mio marito e i nostri bambini (i quali stanno osservando un isolamento preventivo volontario).

Io e gli altri positivi abbiamo immediatamente messo in atto le basilari norme del caso: ci siamo isolati in maniera del tutto volontaria, non abbiamo conferito i rifiuti (lascio immaginare cosa abbiamo al momento in balcone) e abbiamo monitorato i principali parametri quali saturazione e temperatura. Purtroppo ho dovuto richiedere l’intervento del 118 per entrambi i miei genitori, attualmente ricoverati al reparto di malattie infettive. Al momento mio fratello ha ipertensione e abbassamento della saturazione.

Ad oggi, 27 dicembre, nessun operatore ci ha ufficialmente contattato e nessuna email di avviso di isolamento è pervenuta alla nostra casella di posta elettronica.

Cosa voglio dirLe con questo?

Che siamo abbandonati a casa. Mi auguro di non dovere ricorrere al 118 per mio fratello né per me. Che se io fossi una persona senza scrupoli, uscirei di casa, farei acquisti, avrei festeggiato il Natale con lunghe tavole imbandite, conferirei i rifiuti al solito modo. Invece non lo faccio, io, ma dubito fortemente che tutti la pensino e agiscano come me. Infatti in giro vi sono molti positivi che, come me, al momento risultano assolutamente liberi.

Cosa penso? Che, tra pochi giorni la situazione sarà assolutamente fuori controllo.”

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button