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Voli aerei esosi e svantaggi dell’insularità: i deputati insorgono

Roma – I deputati nazionali BARTOLOZZI, PRESTIGIACOMO, SIRACUSANO, GERMANÀ, MINARDO, SCOMA hanno inviato un’interrogazione al Ministro per le infrastrutture e al Ministro per il Sud per combattere le difficoltà dei siciliani e sardi a causa dei viaggi esosi.
“La Sicilia al pari della Sardegna è riconosciuta Isola dall’ordinamento europeo si sensi dell’art. 174 TFUE (risoluzione del parlamento europeo 4 febbraio 2016) ma, a differenza di quest’ultima, non gode del regime di continuità territoriale; l’insularità è riconosciuta quale condizione di svantaggio permanente cui gli stati membri e l’Unione devono far fronte;

con accordo del 18 dicembre 2018, siglato dal presidente della regione siciliana on. Nello Musumeci e il Ministro dell’Economia, le parti si sono impegnate ad individuare misure di riequilibrio per far fronte alla condizione di insularità;

da ultimo, la Corte costituzionale con la sentenza n. 6 del 2019 ha prescritto che negli accordi tra Stato e regione si tenga conto degli svantaggi strutturali permanenti e dei costi dell’insularità;

da alcune settimane la compagnia Vueling ha deciso di sopprimere i voli tra la regione Sicilia e il resto d’Italia. La scelta, operativa dall’inizio di ottobre, ha altresì causato – oltre alla rarefazione dei collegamenti aerei – l’ulteriore lievitare dei prezzi dei biglietti da parte dei due vettori rimasti su questa tratta, ovvero Alitalia e Ryanair;

già da oggi, ma soprattutto durante il periodo delle prossime festività, molti siciliani, costretti a vivere fuori, dovranno pagare scandalose tariffe ad oltre 500 euro a tratta;

la situazione versa in stato di forte criticità considerato che il trasporto aereo è l’unico mezzo di collegamento di cui può servirsi un siciliano in assenza di tutte le altre infrastrutture, a iniziare dall’alta velocità ferroviaria. Chiediamo se non intenda intervenire immediatamente su ENAC, Autorità di regolazione del Settore, allo stato del tutto inerte, affinché le tariffe aeree siano sottoposte ad un price cap;

se non ritenga necessario intervenire a regime per evitare la marginalizzazione della Sicilia rispetto al resto del Paese, inserendo nella prossima legge di bilancio una norma che permetta di calmierare i prezzi dei biglietti aerei da e per la Sicilia”.

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