Cronaca

Risolto il problema dell’irrigazione dopo la protesta

Gela – Si è da poco concluso l’incontro finalizzato alla risoluzione del problema degli invasi per il quale ieri gli agricoltori del territorio hanno manifestato nella zona della diga Cimia. Stamattina attraverso una serie di snellimento delle pastoie burocratiche si è riusciti a trovare il sistema per convogliare le acque.

All’indomani della protesta degli agricoltori a Cimia, nell’area in cui sorge una diga praticamente inutilizzata, il Sindaco Lucio Greco e l’assessore all’agricoltura Cristian Malluzzo hanno organizzato un momento di confronto tra i produttori e coloro che hanno il compito e il potere di risolvere il grave e atavico problema degli invasi, ossia l’assessorato regionale all’Energia.

Vi hanno preso parte l’ing. Calogero Foti, dirigente del dipartimento regionale acqua e rifiuti, l’ing Calogero Gambino, dirigente del servizio 4 dell’omonimo dipartimento, il Sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, il Presidente della commissione agricoltura Carlo Romano, Gaetano Petralia in rappresentanza del Consorzio di Bonifica 5, e l’agronomo Piero Lo Nigro insieme ad una delegazione di agricoltori.

 

Il Sindaco Greco è stato perentorio nel ricordare come questi ultimi stiano seriamente rischiando di perdere tutto, se non saranno garantiti i quantitativi di acqua programmati da regione e consorzio e che invece, negli ultimi giorni, sono venuti a mancare. Denunciata, naturalmente, anche l’inesistente manutenzione delle dighe e, di conseguenza, l’impossibilità di invasare, soprattutto a Cimia. Gli agricoltori hanno chiesto a gran voce di poter avere più acqua per cicli di irrigazione aggiuntivi in attesa delle piogge, e Gambino ha risposto affermativamente. Pertanto, già dai prossimi giorni, si permetterà al consorzio di prelevare 400mila metri cubi di acqua in più dalla stessa diga Cimia.

 

“Siamo soddisfatti del risultato raggiunto, anche se non è sufficiente. Non basta improvvisare e tamponare l’emergenza, – hanno dichiarato il Sindaco Greco e l’assessore Malluzzo – serve una programmazione seria. L’ing. Foti sa bene che, negli ultimi decenni, è proprio quest’ultima che è mancata, non solo a Gela ma in tutta la Sicilia, e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: le campagne sono a secco e le dighe, piene di fanghi, non solo non riescono a far fronte alle richieste, ma, in caso di abbondanza di acqua, siamo costretti a versarla in mare, il colmo dei colmi. Vale la pena ricordare che la relazione da noi redatta diversi mesi fa per fotografare lo stato delle cose è sul tavolo della Regione da tempo, nella speranza che si dia seguito a quanto da noi richiesto e che per la prossima stagione estiva non ci si faccia trovare di nuovo impreparati. L’ing. Foti si è dichiarato disponibile all’istituzione di un tavolo tecnico permanente al quale far aderire non solo rappresentanti istituzionali, consorzio e sindaci, ma anche, legittimamente, una rappresentanza degli agricoltori. Nessuno meglio di loro, del resto, può sapere quali siano i problemi quotidiani che la categoria è costretta ad affrontare quando arriva in azienda e trova  i rubinetti a secco”.

 

 

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