CronacaGela

Rifiuti, termovalorizzatore, problemi atavici: ignorati e ignorando.

Gela è la città delle eterne incompiute e dell’eterna illusione di riscatto di immagine . Dal perenne ‘insabbiamento del porto, a cui non si riesce a porre rimedio, allo smantellamento di servizi alla cittadinanza , agli interi reparti ospedalieri chiusi con tanto di spostamenti continui di pazienti per esami che in una struttura ospedaliera di ogni cittadina d’Italia, anche con numero di abitanti inferiore al nostro, rappresentano la normalità, con problemi cronici di fornitura idrica, per finire alla mortificazione delle memorie storiche in stato di abbandono e ai reperti archeologici, che in tutti i siti di interesse culturale del mondo si tende a mantenere nei luoghi d’origine per corretta contestualizzazione, che vengono trasferiti a Caltanissetta. Non si riesce a trovare soluzione, o non si vuole, per tutte queste emergenze, il porto che ha bisogno di mille procedure per essere nuovamente utilizzabile, poi quando, dopo promesse infinite, tutto sembra in dirittura d’arrivo bisogna ricominciare dall’inizio perché nel frattempo molti rilievi vanno rifatti , caratterizzazione della sabbia per esempio. La città non è collegata al resto della Sicilia da una rete stradale degna di questo nome , nonostante la presenza da più di mezzo secolo di impianti industriali, che di solito ,a causa del traffico veicolare che determinano vanno serviti con una rete stradale efficiente, oltre che da strutture sanitarie adeguate.In uno scenario del genere il presidente della regione Nello Musumeci non trova di meglio che individuare Gela come sito per la sede di un termovalorizzatore in cui verranno trattati i rifiuti che confluiranno da tutta la Sicilia occidentale . Non si riesce , o non si vuole, come già detto , ha risolvere nessuna delle problematiche che assillano la città, poi inaspettatamente si scopre che chi ci governa quando vuole sa essere risoluto , soprattutto se non si tratta di servizi alla cittadinanza, collegamenti stradali, ferrovie, sanità , reperti archeologici e siti di interesse culturale , ma di rifiuti.

 

Siamo una città sfortunata, godiamo di scarsa considerazione o cosa ? A volte si ha l’impressione che a questa città, per qualche oscura ragione, sia stata dichiarata una guerra silente, non abbiamo diritto nemmeno ad una fornitura idrica dignitosa e umana, in città si pagano bollette per l’acqua davvero esose se comparate a realtà a noi vicine .Di Gela si ricordano solo per far confluire i rifiuti, vedi discarica di Timpazzo, quando si tratta di università, ospedali, uffici ,roba pulita insomma, la città non viene mai presa in considerazione. L’idea del termovalorizzatore in città ha sollevato un’ondata di indignazione, certi spettri sono tornati ad aleggiare e si ha il timore di vedere frustrato il desidero di rilancio economico e culturale postindustriale legato al turismo e all’archeologia , la gran parte della comunità locale sembra orientata per un no deciso a questo progetto, ma non mancano quelli che vedono importanti ricadute occupazionali per il territorio e propendono per una valutazione più approfondita della proposta di installare il termovalorizzatore. Abbiamo appena visto sparire un’altissima ciminiera dallo skyline della città, adesso si paventa l’innalzamento di una nuova, paradossi tutti siciliani . Non è necessaria l’intera esposizione delle ragioni del si o del no, a Gela non serve un termovalorizzatore, serve tutto il resto , un’impianto del genere deve essere situato in aree con requisiti che a noi mancano tutti, viabilità decente e appropriata in primis. Cerchi altrove il presidente Musumeci, troverà sicuramente un sito con maggiore centralità , caratteristiche e collegamenti stradali adeguati , oppure prima di proporre Gela si preoccupi di dotarla di tutto ciò che manca ed impegnarsi soprattutto a far bonificare seriamente un territorio già pesantemente compromesso dall’industria pesante. I gelesi si sono espressi , ma la nostra amministrazione ? Il sindaco si è detto sorpreso, non ne sapeva nulla , ma non si esclude “accurata valutazione “, si riunirà il consiglio comunale. Come al solito i nostri amministratori non sanno nulla , ospedale declassato, acqua potabile ma non bevibile, porto insabbiato, servizi carenti, città sporca ,verde pubblico nell’incuria più totale, reperti trasferiti, aree archeologiche chiuse e illegalità diffusa, materie che per loro non meritano “accurate valutazioni” . Insieme alla città, anche loro continuano semplicemente ad essere ignorati e non considerati dai palazzi del potere , di cui sono solo satrapi sottomessi , seguitano a vivere politicamente ignorando sempre e ignorando tutto .

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