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Prodotti ittici in cattivo stato, denunciato titolare di pescheria e sequestrati 83 chili di pescato

Ottantatre chili di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione, ma anche mancanza di tracciabilità dello stesso pescato, omesso aggiornamento della registrazione sanitaria per il commercio all’ingrosso e mancata attuazione del piano di autocontrollo. Queste le irregolarità che si sono trovati davanti agli occhi – effettuando un controllo in una pescheria di via Francesco Crispi a Porto Empedocle – i carabinieri del nucleo Antisofisticazione e Sanità di Palermo, supportati dai militari della stazione di Porto Empedocle. Per l’ipotesi di reato di detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione il quarantottenne empedoclino, titolare dell’attività commerciale, è stato deferito, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento. Per tutte le altre irregolarità – che rappresentano delle violazioni amministrative – è stato invece sanzionato per complessivi 4.500 euro.

Gli ottantatre chili di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione sono stati posti, naturalmente, sotto sequestro e sono stati affidati – in custodia fiduciaria – allo stesso titolare della pescheria. I carabinieri del Nas di Palermo hanno anche informato, oltre alla Procura di Agrigento, anche l’autorità sanitaria.

I controlli in pescherie, all’ingrosso e al dettaglio, così come anche in altri esercizi commerciali proseguiranno – sempre ad opera dei carabinieri del nucleo Antisofisticazione e Sanità – non soltanto a Porto Empedocle, ma anche nel resto dell’intera provincia di Agrigento. Si cerca, infatti, non soltanto di ripristinare la legalità, ma anche e soprattutto di evitare che la salute pubblica possa venire pregiudicata proprio dall’acquisto e consumazione di prodotti in cattivo stato di conservazione.

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