Cronaca

Porto rifugio 8 mesi per non perdere tutto.

Il futuro del porto rifugio è stato, questa mattina, al centro dell’importante incontro voluto dal Prefetto Chiara Armenia e al quale, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, hanno preso parte il Sindaco Lucio Greco, l’assessore ai Lavori Pubblici Ivan Liardi e il dirigente Tonino Collura. Presenti anche i rappresentanti di ISPRA, ARPA, Ministero per l’Ambiente e il dirigente del dipartimento regionale all’Energia, ing. Calogero Foti.

Durante la riunione, purtroppo, è emerso lo scenario configurato già qualche settimana fa e gli amministratori sono stati informati del fatto che, a causa di alcuni ritardi, sono scaduti i termini relativi alla caratterizzazione delle sabbie. I parametri sulla tossicità delle sabbie del porto di Gela, infatti, avevano una validità ben precisa. Ispra ha fissato un tempo massimo di 8 mesi per i nuovi carotaggi e le analisi, propedeutici all’appalto per il dragaggio.

Il Prefetto e il Sindaco Lucio Greco hanno proposto, onde evitare che scenari simili si ripetano in futuro, di riunirsi una volta al mese per fare il punto sui progressi e sugli eventuali problemi da risolvere per sbloccare l’iter. La proposta è stata accolta all’unanimità. “E’ ovvio che la notizia comunicataci oggi ci amareggia e ci scontenta, – ha commentato il Primo Cittadino – ma abbattersi ora sarebbe da folli. Questo è il momento di rimboccarsi le maniche e ricominciare. Possiamo solo guardare e andare avanti, il nostro impegno per il porto rifugio resta invariato”.

 

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