CronacaGela

Pastore evangelico ucraino in contatto con la chiesa Terra promessa di Gela

"Grazie per i vostri sostegni"

Nel culto serale di domenica 6 marzo 2022, la Chiesa pentecostale Terra Promessa del pastore Giacomo Loggia, si è messa in collegamento con un pastore ucraino, Mikail Nakienko, situato in una città a soli 200 km da Kiev, capitale dell’Ucraina, e punto strategico di attacco da parte dei russi.

Il pastore è in questo momento impegnato insieme alla sua famiglia nell’accoglienza dei profughi che entrano ed escono dal centro di accoglienza provvisorio per raggiungere altre nazioni.

Già da tempo la chiesa evangelica Terra Promessa conosceva la realtà ucraina, anche grazie all’operato della missionaria gelese Graziella Giurdanello, che da anni svolge azioni umanitarie direttamente sul territorio.

La mia prima missione in Ucraina è stata nel 1993. In quegli anni la nazione era profondamente distrutta da una politica aggressiva, di stampo comunista. Non c’era libertà di professare la propria fede, e la situazione era come in un dopo guerra, dove si doveva aspettare la fila per prendere il pane e i negozi erano vuoti” dice la missionaria.

Le missioni hanno coinvolto in prima persona anche il pastore Giacomo Loggia, che ha partecipato ad uno dei viaggi missionari in Ucraina qualche tempo fa, e che oggi sta cercando ancora di aiutare come possibile le zone bombardate dell’Ucraina.

La situazione è critica sul fronte, ma nella città del pastore ucraino si dimostra meno aggressiva, motivo per cui la sua chiesa “Luce del Vangelo” può ancora essere centro di accoglienza per i profughi che stanno in questo momento scappando dalle città limitrofe, bombardate e invase dai russi.

Stiamo cercando di dare tutto l’aiuto possibile, sia con l’accoglienza che con la fornitura di beni di prima necessità. Vi ringraziamo molto per il vostro sostegno e per le vostre preghiere. Confidiamo nell’unità dei popoli e nella fine della guerra” spiega Mikail Nakienko.

Molti degli aiuti che partono dalle varie nazioni del mondo, potrebbero subire in questo momento dei blocchi a causa della chiusura dei corridori umanitari.

In Romania si avverte già una forte difficoltà nell’oltrepassare i confini per arrivare fin dentro l’Ucraina, e viceversa.

Per questo motivo molti camion che riforniscono con beni di prima necessità le popolazioni coinvolte nella guerra, sono costretti ad indietreggiare e cercare delle vie alternative per accedere al territorio di guerra.

Ad oggi tutte quante le chiese evangeliche pentecostali stanno cercando di mettersi in moto per essere di aiuto e sostegno al popolo ucraino attraverso l’unità di tutte le comunità sul territorio italiano, dalle chiese del nord fino alla Sicilia.

In questi giorni spuntano sul web immagini di camion pronti per partire, con al loro interno beni di ogni sorta, pronti ad accedere sul territorio Ucraino.

È possibile rivedere il culto di domenica sul canale YouTube della chiesa Terra promessa, dove è stata registrata anche la chiamata con il pastore Ucraino:

 

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