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Le passerelle per i disabili sepolte dalla sabbia: serve attenzione e pochi spiccioli per fare felici i cittadini

Gela – Il problema non sono solo i soldi per il trasporto speciale. Il problema è l’attenzione che non viene rivolta ai cittadini e soprattutto ai cittadini ‘speciali’ e meno fortunati che pure pagano le tasse ma per i quali non si partorisce alcuna idea, alcun pensiero, alcuna iniziativa, o anche per le mamme che vanno a mare con i bibmi in passeggino. La foto di copertina che ci ha fornito uno dei nostri più assidui lettori e collaboratori, ritrae una pedana dedicata ai disabili. Un mezzo agevole per potere raggiungere la spiaggia e godere di uno fra i più antidepressivi che la natura ha regalato all’uomo: il mare. Orbene; la pedana in cemento c’è ma per più di metà , è ricoperta dalla sabbia. Siamo in una delle discese al mare di viale Fontanarossa a Macchitella, all’altezza del numero civico 26. In questo caso non ci vogliono impegni economici importanti. Non ci vogliono contratti, nè mediazione di sindacati. Non ci vuole nulla se non un pò di attenzione e un paio di lavoratori che in poche ore di lavoro potrebbero liberare i trenta metri di pedana sepolta dalla sabbia. Solo questo. Ma non c’è attenzione. Non c’è impegno. O forse non si sa che ci sono le pedane per i disabili coperte di sabbia e quindi inutilizzabili. Glielo diciamo noi e speriamo che abbiamo fatto , tutti insieme, un buon servizio per il bene comune…

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