CronacaDall'Italia

No Vax, 40mila prof rischiano il posto: nelle scuole si scaldano i laureandi

Decine di migliaia di persone senza vaccino nelle scuole

Si scaldano i laureandi. Secondo le stime riportate dal Messaggero, nelle scuole italiane “sono circa 50mila le persone non ancora vaccinate, tra queste però c‘è un 20% di docenti che si sta mettendo in regola. In molti istituti c’è una quota di insegnanti che sta portando in presidenza la prenotazione del vaccino o ha già fatto la prima dose in queste ultime ore. La somma quindi dei non vaccinati dovrebbe scendere, a breve, a circa 40mila”.

Migliaia di docenti No Vax da sostituire: si scaldano i laureandi

E per sostituirli? Sempre secondo il Messaggero, “i supplenti da portare in cattedra, quest’anno, non ci sono: l’unica soluzione, adesso, è chiamare a raccolta i laureandi, giovani non ancora in possesso della laurea ma pronti ad entrare in classe per salvare l’anno scolastico. E fare esperienza con l’insegnamento. I prossimi tre giorni, gli ultimi prima della pausa natalizia, si prospettano infatti difficili per i presidi alle prese con le cattedre lasciate scoperte dai docenti senza vaccino e la ricerca, spesso inutile, di supplenti da portare in classe per fare lezione. Per ora si proverà a tamponare le ore scoperte ma a gennaio, quando ormai le sospensioni dei no vax saranno definitive, si rischia il caos”.

Il Fatto Quotidiano racconta: “Infetto ma con ancora il Green Pass valido”

Nel frattempo, il Fatto Quotidiano racconta invece di come accada che ci sono dei contagiati che continuano ad andare in giro col Green Pass (valido). Il Fatto racconta la vicenda di un giovane. “Ha 24 anni, lavora in un noto ristorante del centro di Roma. “Martedì il cuoco ci dice: ‘Mi sento strano’. Fa un tampone rapido ed è positivo. Prende la giacca e va a casa”. Il titolare chiude il ristorante. “Ha anche avvertito la Asl”, spiega il giovane, che chiameremo Giovanni. È vaccinato con due dosi ma il giorno dopo sta male: “Mi è venuta la febbre, non sentivo i sapori e giovedì ho fatto un tampone rapido anch’io: positivo. In teoria serve la conferma del molecolare, l’ho fatto privato a domicilio per non uscire di casa: mi è costato una piotta e sto aspettando il risultato. Ma il mio medico ha detto che bastava l’antigenico, ha confermato che è Covid e l’ha comunicato alla Asl”, che è sempre Roma 1. Sono positivi anche altri colleghi, non è l’unico cluster nei ristoranti romani. “E non riusciamo ad avvisare tutti i clienti perché non prendiamo più nomi e numeri telefonici, non siamo tenuti a farlo”, racconta. Però Giovanni, in quarantena da martedì 14 per il contatto con il cuoco e positivo da giovedì 16, fino a ieri pomeriggio aveva ancora un Green pass, anzi un Super green pass, perfettamente valido: l’abbiamo verificato con l’app C-19 del ministero della Salute. Se volesse, potrebbe andare a cena in un altro ristorante, superare i controlli e infettare tutti”, racconta il Fatto Quotidiano

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