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Mazzette e caramelle, un video svela la tangente dell’imprenditore. Il funzionario

“Mi pare che a lei la tratto bene”, diceva l’imprenditore al funzionario. E gli passava un pacchetto. “Ecco le caramelle”. In realtà, erano mazzette, per sbloccare i pagamenti riguardanti alcuni  lavori. Questo ha svelato una telecamera nascosta dalla Guardia di finanza all’interno dell’ufficio liquidazioni della Protezione civile: il funzionario Luigi De Luca era sempre molto disponibile. Pure troppo. E, adesso, è agli arresti domiciliari, con l’accusa di corruzione. Stesso provvedimento è scattato per  l’imprenditore messinese Sebastiano Grillo.Il primo video risale al 16 giugno dell’anno scorso. L’imprenditore è nell’ufficio del funzionario per informarsi sullo stato della liquidazione di alcune fatture riguardanti una società che gli sta a cuore, la Nuova Tecnopolis srl: “C’è mio figlio e mio nipote che hanno questo lavoro a Campofranco, che è pagamento Protezione civile e hanno tutte cose a Ragusa… una certa signora”. De Luca non se lo fa ripetere. Telefona alla collega  che si occupa del piano di intervento per le province di Agrigento e Caltanissetta. E mentre chiama, Grillo gli passa il primo pacchetto di caramelle. “È un carissimo amico mio – dice intanto il funzionario alla collega – tu lo sai che io aiuto sempre”. Una telefonata insistente: “Quando lo dobbiamo risolvere il problema? Fai la disposizione, me lo fai sapere, io gliela voglio lasciare sopra il tavolo al direttore”.

È uno spaccato davvero drammatico di mala burocrazia quello che emerge dall’ultima indagine del nucleo di polizia economico finanziaria diretto dal colonnello Gianluca Angelini. Ed è l’ennesima inchiesta su tangenti a Palermo condotta dalla procura  diretta da Maurizio de Lucia; c’è un pool di magistrati che si occupa dei reati contro la pubblica amministrazione, a coordinarlo è il procuratore aggiunto Sergio Demontis.

L’imprenditore finito ai domiciliari guardava oltre, chiedeva un sostegno anche per altri lavori. E il funzionario non si tirava indietro: “Io devo presentarle una persona”, diceva.  L’imprenditore rilanciava, promettendo ben altri regali: “Se lei mi fa fare il lavoro, il comportamento sarà molto diverso”. (REPUBBLICA)

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