Cronaca

“Niente cibo e bibite”, bagnanti perquisiti all’ingresso ai lidi: bufera a Bacoli

I proprietari degli stabilimenti balneari di Bacoli sono finiti nella bufera. Il motivo? Le perquisizioni all’ingresso dei lidi ai danni dei bagnanti, alla ricerca di cibo o bevande. Una denuncia senza mezzi termini quella del sindaco Josi Gerardo Della Ragione“Trovo intollerabile vietare l’ingresso in spiaggia di bottiglie d’acqua. Trovo intollerabile perquisire, all’ingresso dei lidi balneari, le borse frigo delle famiglie per impedire l’accesso ai lettini di panini preparati da casa. A Bacoli questi scempi devono finire”.

Sono comportamenti che offendono l’intera Bacoli, è il giudizio del primo cittadino, ma soprattutto rappresentano il segnale di una convinzione errata. Josi Gerardo Della Ragione ha precisato che chi gestisce uno stabilimento balneare non è il padrone di nulla: “È il concessionario di un bene demaniale. Sia chiaro, lo ripeto meglio. Non è il padrone di nulla. Ma gestisce un patrimonio pubblico, per un tempo. Perché la spiaggia è di tutti. Perché il mare è di tutti. Ho profondo rispetto per quegli imprenditori che, con passione e nel rispetto delle regole, investono sui beni demaniali. Per chi li valorizza”.

Il sindaco di Bacoli ha ribadito il massimo rispetto nei confronti degli imprenditori onesti, che pagano le tasse e che garantiscono contratti regolari ai lavoratori, soprattutto in tempi difficili come quelli attuali. Ma la guerra contro i furbetti è solo all’inizio: “Poi esiste chi pensa di aver comprato, con quattro soldi, la sabbia. Poi esiste chi tratta i lavoratori come schiavi. Chi li umilia, chi li sottopaga. Poi esiste chi incassa, senza pagare i tributi locali. E chi è giunto al punto da sentirsi proprietario. Tanto da arrogarsi il diritto di vietare l’ingresso in spiaggia di una bottiglia d’acqua. Con tanto di perquisizioni all’ingresso. È paradossale”.

Tali “prenditori” non sono i benvenuti a Bacoli, è il monito del primo cittadino. “Siete la rovina della nostra terra”, dice ancora Josi Gerardo Della Ragione. “Stiamo inviando lettere di diffida, affinché la si smetta con queste pratiche intollerabili – ha concluso su Facebook – I beni demaniali sono beni di tutti. Gestirli, deve rappresentare un grande onore. È finita l’epoca dei prenditori, nel nostro paese. È finita un’epoca nefasta”.

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