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Le fiamme dall’albero di Natale, nuova ipotesi sulla morte della piccola Ginevra

L’incendio che avrebbe ucciso la piccola Ginevra potrebbe essere partito dall’albero di Natale? E’ questo l’interrogativo che si pongono gli investigatori del Nucleo dei Vigili del Fuoco di Palermo chiamati a indagare sulle cause scatenanti il rogo di Palma di Montechiaro.

Le possibili cause del rogo

L’incendio è divampato per cause ancora in corso di accertamento. Secondo le ultime notizie, sembra che a originare il corto circuito sia stato l’albero di Natale che si trovava al terzo piano della palazzina abitata dai coniugi Manganello e dai loro figli, tutti minorenni. Una tesi però ancora da confermare. Come è da confermare anche la tesi del malfunzionamento di una stufa. La piccola vittima, due anni, era l’ultimogenita e dormiva al secondo piano. Genitori e figli stavano tutti insieme quando è scoppiato l’incendio, che si è propagato molto velocemente grazie alla combustione di una tenda. Da quel momento è stata una corsa contro il tempo per mettere in salvo le nove persone intrappolate nell’edificio. La mamma della vittima e la zia che si trovavano al primo piano hanno subito cercato di raggiungere la bambina al piano superiore ma non sono riuscite a superare la micidiale barriera di fiamme e fumo. Carabinieri, polizia, protezione civile e quattro squadre dei vigili del fuoco (anche alcuni volontari, i primi a intervenire) sono riusciti a tirare fuori da quella trappola mortale tutta la famiglia, tranne la piccola Ginevra Gaia. Disperazione, urla e sgomento. A quel punto, ha cominciato a prendere forma una tragica realtà che si è tramutata in certezza quando i vigili hanno trovato la bimba ormai morta, totalmente bruciata dalle fiamme. Una scena straziante anche per i più navigati. La Procura di Agrigento, guidata da Luigi Patronaggio, ha aperto un’inchiesta affidata al pm Maria Barbara Cifalinò, presente sul luogo della tragedia. L’intera palazzina è stata sequestrata

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