CronacaRegione

L’APERTURA DELLE SCUOLE RINVIATA DI 3 GIORNI IN SICILIA

Il ritorno a scuola in Sicilia sarà rinviato di tre giorni: non più lunedì 10 gennaio ma giovedì 13. Una decisione che prendeva corpo ora dopo ora, sollecitata dall’Anci e da molti sindaci che hanno già adottato ordinanze autonome.

Questo lasso di tempo, come è emerso dalla riunione di una apposita task force alla quale hanno preso parte gli assessori Razza e Lagalla in rappresentanza del Governo regionale, servirà a studiare meglio tutti gli aspetti organizzativi che si rendono necessari alla luce della nuova ondata di contagi che ha colpito la Sicilia.

Difficile dire al momento quali soluzioni verranno adottate in concreto e non è da escludere nemmeno che il rinvio possa essere ulteriormente prolungato nei prossimi giorni. Certamente è già stata fissata una nuova riunione per mercoledì 12 gennaio e in quella data potranno essere analizzati meglio i dati più recenti della pandemia.

Ecco la dichiarazione del presidente della Regione Nello Musumeci:

“Ho ritenuto di modificare il calendario scolastico 2021-2022, riducendone di tre giorni la durata originariamente prevista, pur sempre nel rispetto del numero minimo di giornate scolastiche. Pertanto il rientro a #scuola, inizialmente previsto per lunedì 10 gennaio, avverrà in #Sicilia il successivo giovedì 13. In ogni caso, la task-force regionale sarà riconvocata per mercoledì 12 gennaio.

Al termine della riunione della task-force per la scuola, registro la unanime posizione di rettori, dirigenti scolastici, rappresentanti sindacali e delle associazioni familiari, che ci chiedono di farci interprete presso il governo nazionale della necessità di rivedere la attuale posizione sulla possibile scelta della didattica a distanza come strumento di accompagnamento temporaneo verso la piena didattica in presenza. Lo abbiamo già fatto nei giorni scorsi e fino a ieri sera. Frattanto, la sensibilità che è stata evidenziata anche dai sindaci della Sicilia, non può lasciarci immobili, ma non possiamo neppure alimentare un inutile conflitto con il governo centrale che ha già annunciato di volere impugnare decisioni in contrasto con la legislazione vigente. Abbiamo adottato la soluzione più ragionevole, giuridicamente compatibile, che tiene conto della decisione di tutti: quella di utilizzare i nostri poteri di autonomia primaria sul calendario scolastico consentendo uno slittamento dell’apertura delle scuole di alcuni giorni, fino ad un massimo di cinque. Questo lasso di tempo ci permette di cogliere lo stato di andamento della pandemia e consente alle scuole e al sistema sanitario di prepararsi a realizzare gli obiettivi condivisibili posti dal governo centrale. Ringrazio gli assessori Roberto Lagalla e Ruggero Razza per l’impegnativo e non facile lavoro delle ultime ventiquattr’ore.”

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button