LA GUERRA AD EST

L’allarme di Kiev: “La Russia mobilita altri 60mila soldati”

La Russia sta mobilitando altri 60.000 soldati. Lo afferma l’esercito ucraino, stando a quanto scrive il Guardian. Le forze di Kiev hanno pubblicato il loro rapporto operativo alle 6 di stamattina, affermando che Mosca ha lanciato una “mobilitazione nascosta” di circa 60.000 soldati per ricostituire le unità perse in Ucraina.

La mossa della Russia

Le forze armate della Russia prevedono dunque di coinvolgere circa 60.000 persone durante la mobilitazione”, ha affermato lo stato maggiore dell’esercito ucraino. I funzionari hanno aggiunto che le forze di Kiev hanno sventato sette attacchi nel territorio di Donetsk e Luhansk nelle ultime 24 ore.

Le truppe russe si stanno inoltre ritirando dalla regione di Sumy, nell’Ucraina nord-orientale. Lo ha dichiarato questa mattina il capo dell’amministrazione militare regionale, Dmytro Zhyvytskyi, tramite un messaggio pubblicato sul proprio canale Telegram.

“La scorsa settimana abbiamo visto un grande ammassamento di truppe russe da Bilopillia a Konotop, sono arrivate nuove colonne”, ha affermato il governatore, secondo cui il concentramento di equipaggiamento militare serviva a coprire la ritirata delle forze russe nell’area. “Ora le colonne hanno lasciato il territorio della regione”, ha aggiunto Zhyvytskyi.

La notte di Zelensky

Nella notte il presidente dell’Ucriana, Volodymyr Zelensky, ha inviato a sorpresa un videomessaggio alla cerimonia di consegna dei premi Grammy, il più prestigioso riconoscimento nell’industria musicale e dello spettacolo riconosciuto ogni anno negli Stati Uniti.

Nel messaggio, Zelensky ha sollecitato i protagonisti e gli spettatori dell’evento a “riempire il silenzio con la vostra musica. “Cosa c’è di più antitetico alla musica? Il silenzio di città in rovina e persone uccise”, ha detto il presidente ucraino, che è tornato a chiedere il sostegno dell’Occidente al suo Paese.

“I nostri cari non sanno se saranno di nuovo assieme. La guerra non ci lascia scegliere chi sopravvive e chi è condannato al silenzio eterno. I nostri musicisti indossano giubbotti antiproiettile anzichè abiti da sera. Cantano ai feriti negli ospedali, anche a quelli che non possono sentirli. Ma la musica trova comunque una strada”, ha detto Zelensky. Il videomessaggio ha preceduto una esibizione di John Legend, che dal palco dei Grammy ha cantato la canzone “Free” accompagnata a immagini del conflitto in Ucraina.

Lo stop di Roscosmos

Il direttore generale dell‘agenzia spaziale russa Dmitry Rogozin ha affermato che non collaborerà con i paesi che stanno fornendo armi e supporto politico all’Ucraina. Lo riporta la Tass. “Roscosmos ha sospeso i progetti congiunti con i paesi occidentali per motivi morali ed etici. Non ci sarà cooperazione con i paesi che inviano armi e istruttori in Ucraina, fornendo anche supporto politico alla giunta nazista a Kiev. Nessuna cooperazione”, ha scritto Rogozon su Telegram. (Ilgiornale)

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