EconomiaLA GUERRA AD EST

Gas siberiano, dieci mosse per farne a meno.

L’organizzazione internazionale e intergovernativa che dal 1974 – dalla sede centrale di Parigi – coordina le politiche energetiche dei Paesi membri. Si occupa soprattutto di assicurare la stabilità degli approvvigionamenti energetici. Non a caso è stata fondata l’anno dopo lo shock petrolifero de1973. Il piano è pronto. Garantisce il direttore esecutivo Fatih Birol.

IL PRECEDENTE: LA GUERRA DEL KIPPPUR (6-25 OTTOBRE  1973)

Oggi, come allora, c’è una guerra di mezzo. Oggi l’Ucraina, ieri il Sinai. E c’è di mezzo, guarda caso, una occupazione: oggi dei russi, nel ‘73 degli israeliani. Ci sono analogie ma anche diversità dovute a molti fattori. Da una parte Israele era supportato dagli Stati Uniti. Dall’altra Egitto e Siria sostenuti da una dozzina di Paesi tra cui Unione Sovietica, Corea del Nord, Cuba, Germania Est, Pakistan, Sudan.

Morale: migliaia di morti, di feriti, di mezzi distrutti. Anche allora si temeva un conflitto globale. Questa quarta Guerra arabo-israeliana (la precedente risaliva al 1967, la famosa “Guerra  dei 6 giorni“) stava in effetti infilando una china pericolosa. Per fortuna intervennero le Superpotenze e la guerra, dopo 22 giorni, cessò.

E COMINCIÒ LA CRISI ENERGETICA

Il prezzo del petrolio aumentò del 400%. E determinò la fine della crescita italiana iniziata negli Anni ‘50. L’embargo  delle esportazioni di petrolio, decretato dall’Opec, andava a colpire sia l’Europa che gli Stati Uniti. Un disastro. Presero il via le  “Domeniche a piedi“. Non ci hanno insegnato molto. E adesso vogliamo chiudere la stalla ma i buoi sono già scappati.

LE DIECI MOSSE DA FARE PER EVITARE L CRISI DEL GAS

1) Stop ai contratti con la Russia. Ovvio.
2) Cercare fornitori alternativi. Ci sono.
3) Migliorare la resilienza del sistema del gas in vista del prossimo inverno.
4) Nuovi progetti eolici e solari. Vanno accelerati. Coraggio.
5) Tagliare i consumi di 13 miliardi di metri cubi in un anno. Si può. Si deve.
6) Proteggere i consumatori vulnerabili di elettricità con adeguate misure fiscali.
7) Pompe di calore al posto delle caldaie a gas. Si risparmiano 2 miliardi di metri cubi.
8) Migliorare l’efficienza energetica nell’industria. Urgente.
9) Ridurre la temperatura del termostato di 1 grado. Semplice.
10) Migliorare le reti di trasmissione con l’inserimento di batterie per l’accumulo della energia da fonti rinnovabili.

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