CronacaGela

Gela:76° anniversario dell’uccisione di 8 Carabinieri in Contrada Rigiulfo

Il 28 gennaio 1946, nelle campagne tra Gela e Mazzarino (CL) furono vilmente uccisi otto Carabinieri. Erano i componenti della Stazione Carabinieri di Feudo Nobile ed erano stati sequestrati venti giorni prima dalla banda del bandito Salvatore Rizzo, che, come Salvatore Giuliano, infestava in quegli anni la Sicilia.

I banditi, qualche giorno dopo il rapimento, si dichiararono disposti a rilasciare gli ostaggi in cambio della liberazione del capo dell’E.V.I.S., Concetta Gallo, da poco arrestato. Dopo tre settimane di trattative e di inutili rastrellamenti tesi a intercettare la banda dei rapitori, nei pressi di una miniera di zolfo, i militari vennero denudati e falciati a raffiche di mitra e colpi di moschetto in sequenza, assistendo l’uno alla carneficina dell’altro.

I loro nomi sono: Brigadiere Vincenzo AMMENDUNI (nato a Ruvo di Puglia, Bari), Carabinieri Fiorentino BONFIGLIO (nato a Ceriale, Savona), Mario BOSCONE (nato a Palermo), Emanuele GRECO (nato a Lascari, Palermo), Giovanni LA BROCCA (nato a Gioia del Colle, Bari), Pietro LORIA (nato a Roccamena, Palermo), Vittorio LEVICO (nato a Bolognetta, Palermo) e Mario SPAMPINATO (nato a Misterbianco, Catania).

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