Attualita

Tariffe idriche “nei conguagli 2018 si riscontrano varie problematiche”

"Siciliani per la costituente" critici sulle bollette salatissime emesse.

Premesso che le tariffe del Servizio Idrico Integrato vengono determinate sulla base del principio
comunitario di copertura dei costi sostenuti per il servizio reso, in queste settimane la Caltacqua che
gestisce il servizio in città sta recapitando nelle case dei cittadini bollette salatissime.
L’ATO CL 6, in liquidazione, ha provveduto alla rimodulazione tariffaria approvando gli aggiornamenti sulla
base della delibera commissariale n. 27 in data 15/10/2018 che prevede l’applicazione degli aumenti a
decorrere dal primo trimestre 2019.
Il Conguaglio 2018 sarebbe avvenuto sulla base dei consumi rilevati dal 01/01/2018 e in pagamento entro il
terzo trimestre 2019. Il problema che si riscontra è nella quantificazione della tariffa e in molti altri aspetti.
Ci chiediamo come sia stato possibile apportare aumenti dal 2016 (dall’ultima delibera ex ATO in
liquidazione) intorno al 35% – 40% medio. Come mai l’aumento non è stato calmierato in questi anni in
modo da essere calcolato gradualmente anno dopo anno? E, soprattutto, come mai le nuove fatture che
stanno arrivando riportano alla voce conguaglio 2018 zero metri cubi? Ovvero, a quanto viene calcolata
l’acqua che stiamo pagando? Secondo quale fascia tariffaria di consumi? I cittadini sono stati avvisati
preventivamente, ovvero lo scorso anno, degli aumenti che sarebbero sopraggiunti? Avrebbero
sicuramente potuto intervenire sui propri consume
Riteniamo che si debba fare chiarezza su questi interrogativi e soprattutto, se dovute, le somme siano
rateizzate in più trimestri, o meglio, calcolare il conguaglio secondo la prima fascia tariffaria.
Non si comprende come mai I sindaci della provincia non costituiscano l’ATI (Assemblea territoriale idrica)
come la legge stabilisce, che e’ l’unico organismo titolato a decidere sulla gestone idrica.
Come può un Ente in liquidazione, l’ex ATO CL 6, decidere aumenti tariffari, considerato che si tratta di un
Ente dichiarato incompetente persino a chiedere i finanziamenti alla Regione per la rete di Manfria e
Roccazzelle, competenza che è soltanto dell’ATI non ancora costituita e che i sindaci dell’area di
Caltanissetta si rifiutano di costituire.
Come è possibile accettare che a ragione della illegittimità di ATO ad operare si perdano finanziamenti
pubblici per ben 9 milioni di euro ed invece sarebbe legittimo che ex ATO in liquidazione determini aumenti
esorbitanti delle tariffe?
Va da sé che per le stesse ragioni di legittimità ex ATO in liquidazione si dichiara incompetente ad agire
per strutturare il servizio degli scarichi fognari nel quartiere di Poggio Blasco.

Riteniamo perciò urgente una forte azione politica ed amministrativa da parte del Comune di Gela ai tavoli
istituzionali per sostenere un’azione ferma e decisa contro aumenti tariffari esagerati a fronte di un servizio

che non soddisfa la cittadinanza, soprattutto che si dia una forte accelerazione alla istituzione dell’ATI
come hanno fatto gli altri comuni siciliani e nazionali e per non perdere importanti finanziamenti necessari
alla razionalizzazione ed efficientamento delle reti.
INVESTIMENTI DA REALIZZARE NEL PERIODO 2016-2019
Codice Denominazione del progetto Importo (€)
ID 11 Completamento della rete idrica a copertura del servizio (in zona Manfria) 2.321.819,38
ID 40 Telecontrollo dei principali nodi idraulici (fase 1) 1.113.523,95
ID 60 Completamento rete fognaria in zona Manfria 3.323.500,00
ID 44 Ripristino di potabilizzatori esistenti (intercomunale) 360.400,09
ID 107 Realizzazione di sollevamento e collettore all’impianto di depurazione di Macchitella 1.500.000,00

Flavio Di Francesco
Coordinatore cittadino
Siciliani verso la Costituente

Circolo di Gela

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