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Gela. Dal patto di collaborazione del giardino Iqbal Masih a discarica “temporanea”

Le condizioni allucinanti giardino Iqbal Masih gestito da associazioni.

Era il 10 aprile 2021 quando l’inaugurazione del giardino Iqbal Masih, realizzato venti anni fa dall’amministrazione Crocetta, quando tutti i gli attori si presentarono con tanto di nastro tricolore, dopo il patto di collaborazione tra Comune con in testa Sindaco Lucio Greco e l’assessore al decoro urbano Giuseppe Licata, Cesvop Palermo, Coordinamento delle associazioni di volontariato con il suo presidente Michele Curto, Casa del Volontariato con il presidente Gero Bongiorno, Comitato del Quartiere Macchitella e Chiesa di San Giovanni Evangelista,

Ecco le dichiarazione che ci hanno colpito di più allora:

Sindaco: “Macchitella diventerà un modello da imitare per ridare vita e decoro agli altri quartieri”

Michele Curto “Quello che c’è intorno alle nostre case è nostro, lavoriamo in rete per difenderlo e creare comunità su basi solide”

Ora si sa, andare a cercare il pelo nell’uovo da parte dei giornali è cosa risaputa, ma che ci arrivi un bello schiaffone in faccia dopo tali dichiarazioni beh non ce lo aspettavamo. Abbiamo trovato le condizioni del giardino a dir poco allucinanti. Le collaborazioni tra ente ed associazioni dovrebbero essere produttive non dimenticate, Ci aspettavamo che tutte queste associazioni che si erano interessate al parco giochi/giardino Iqbal Masih, a turno controllassero, sistemassero, bonificassero almeno una volta la settimana questo luogo, forse un dei pochi in città dove i ragazzini possono giocare. Invece con nostro sommo stupore non solo vediamo genitori che portano i figli in questo luogo non consono per un bambino e non ne capiamo il motivo francamente,  ma il nostro stupore viene amplificato dal fatto che tante 6 tra associazioni ed enti non riescono a curare un spazio del genere. Ecco cosa abbiamo trovato:

Un consiglio spassionato, evitate di fare inaugurazioni fini a se stesse, se non siete in grado di mantenere e controllare un luogo perché poi c’è chi, come noi, va a controllare e le cose non se le dimentica.

Chi vuol fare del bene alla città è bene accetto, non solo davanti ai fotografi e taccuini e fondi comunali. Si può fare anche nell’assoluto silenzio, poiché poi se abbandonate il Vostro progetto, come effettivamente è successo, poi una tirata d’orecchie è doverosa, ma soprattutto segnalare la negligenza è per noi fonte di lavoro, lavoro per la città ed i cittadini. Attendiamo risposte non rimpalli di colpe.

 

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