Fatti dal mondo

Protesta contro la ‘Sicurezza globale’

Ospitiamo oggi la cronaca di un gelese residente a Parigi

Parigi – Nasce la frangia del NO al disegno di legge sulla ‘Sicurezza globale’ . A Parigi e in diverse città francesi sono proliferate  manifestazioni contro il disegno di legge relativo alla « Sicurezza Globale ». Il comitato del NO, in particolare contesta l’art. 24  del disegno di legge che, di fatto, secondo gli organizzatori della protesta, metterebbe il bavaglio sulla pubblica diffusione di immagini relative alle operazioni, diciamo così « poco ortodosse » della polizia e della gendarmeria ai danni di cittadini e in particolare sulla repressione avvenute precedentemente al lockdown, durante le manifestazioni « non autorizzate » dei Gilet Jaune.

E’ ancora vivo nei francesi il ricordo  della violenza della polizia ai danni del produttore musicale Michel Zeclerc del 27 novembre scorso. Violenza questa documentata dai filmati delle videocamere di sorveglianza e resa pubblica, che ha permesso l’individuazione dei quattro poliziotti protagonisti del pestaggio.

Il disegno di legge contestato, presentato dai deputati Alice Thourot e Jean-Michel Fauvergue, racchiuderebbe una serie di iniziative per rafforzare la sicurezza interna e la lotta al terrorismo,  il reato di uso e traffico di stupefacenti, l’occupazione illegale di edifici e sanzioni più pesanti contro la violenza sessuale e di genere.

Ma proprio sull’ art. 24, che prevede pene severe fino ad un anno di carcere e una multa di 45 mila euro, che il governo Jean Castex si trova in netta minoranza nell’Assemblea a causa dei malumori palesemente espresse proprio dai deputati di maggioranza del partito del Premier  Macron.

D’altro canto, ribadisce il ministro dell’Interno Gerald Darmanin, durante una conferenza stampa, « Chiaramente l’obiettivo è proteggere al meglio le forze dell’ordine nello svolgimento delle loro missioni ».

Messaggio questo rivolto più ad rassicurare le forze dell’ordine che nel dicembre scorso hanno scioperato in segno di protesta sulla controversa riforma delle pensioni voluta dal governo e il peggioramento delle loro condizioni di lavoro concausa del numero elevato di suicidi tra gli agenti di polizia, 50 nel 2020 e 46 nel 2019.

Da Parigi Massimo Ferrara

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