Cronaca

Epatite, per i bambini probabile origine infettiva

Sono ancora in corso le ricerche per capire quali possano essere i fattori che hanno provocato i casi di epatite che in questi giorni stanno mettendo in allarme la comunità. Tra le varie ipotesi vi è stata anche quella che collegava i recenti fenomeni e i vaccini, subito smentita dai ricercatori. “Al momento non ci sono elementi che suggeriscono una connessione tra le epatiti acute infantili e la vaccinazione – sottolinea l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) – anzi diverse considerazioni porterebbero ad escluderla”.

I casi sospetti soprattutto nel Regno Unito, dove sono stati identificati circa 100 casi tra bambini di età inferiore ai 10 anni, hanno accelerato le ricerche riguardo l’epatite acuta grave con aumento delle transaminasi. Gli esperti avevano osservato una concomitanza con la presenza di sintomi gastro-intestinali tra cui dolore addominale, diarrea e vomito. La maggior parte dei casi non ha presentato febbre.

La difficoltà riscontrata dagli specialisti per capire le cause di questi nuovi casi sta nel fatto che alcune epatiti che stanno dilagando in alcuni paesi tra cui l’Italia sono attualmente di origini sconosciute. Anche“l’ipotesi che sia un adenovirus a causare le epatiti, avanzata da qualche ricercatore, è di per sé improbabile, in quanto questo tipo di virus normalmente non è associato a malattie epatiche” continua l’Istituto Superiore di Sanità. “In ogni caso l’adenovirus contenuto nei vaccini a vettore adenovirale anti Sars-Cov-2 utilizzati in alcuni Paesi (in Italia AstraZeneca e Janssen), è geneticamente modificato in modo da non replicare nelle cellule del nostro organismo – precisa l’Iss -. Allo stato attuale delle conoscenze quindi, non sembrano biologicamente possibili i fenomeni di ricombinazione tra adenovirus circolanti e ceppo vaccinale. Questi infatti presuppongono il rimescolamento di geni tra virus mentre questi si moltiplicano, ma questo non è possibile per il vettore utilizzato per la vaccinazione”.

Piuttosto sembra più accredidata per i bambini, in base al quadro epidemiologico e clinico, la causa di una eziologia infettiva“Al momento – riporta l’Iss citando l’ultimo bollettino dell’Ecdc – non c’è una chiara correlazione tra i casi riportati. Nessun chiaro fattore di rischio epidemiologico è emerso tra i casi, così come nessuna associazione con i viaggi”. (il giornale)

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