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Schifani a Gela, “Subito dragaggio del porto e investimento su energie, sarò portavoce della Sicilia a Roma”

“Sono qui per assumermi impegni e per parlare di sviluppo, crescita e giovani – ha aggiunto Schifani – per garantire lavoro e sicurezza. A Gela Il tema energia è delicato e strategico. Ho preso contatti con i vertici dell’Eni e si può fare un bel lavoro. So pure che l’amministrazione comunale sta accelerando sui tempi”.

“Il progetto Cassiopea decuplica le energie delle quali, per ora, si avvale la Sicilia, e coprirà il 40 per cento del fabbisogno dell’intera Isola, quindi è un passo in avanti. Tutto questo va poi accompagnato da politiche che guardano ai giovani. Il mio impegno sarà quello di essere portavoce della Sicilia a Roma, con l’obiettivo di risolvere i problemi”, ha ancora detto Schifani.

Schifani ha proseguito: “Gela non può essere soltanto sinonimo di pseudo inquinamento. Dobbiamo lavorare molto sul turismo, che deve essere rilanciato. Inoltre, la città ha una risorsa naturale di fronte, il gas, che verrà utilizzata. Si parla di 100mila metri cubi in dieci anni. E’ evidente che di questa risorsa la Regione avrà la sua parte. Mi batterò affinché nella quota possano rientrarci anche i comuni frontalieri”.
Il candidato alla Presidenza della Regione si è poi intrattenuto con il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, “per parlare dello sviluppo dell’aeroporto Pio La Torre in termini di infrastrutture e nuovi collegamenti”.

Nel 2019 la giunta regionale aveva finanziato le indagini preliminari necessarie all’avvio dei lavori di ampliamento del bacino gelese.
Il Governo aveva stanziato le risorse necessarie per realizzare analisi e studi specialistici, propedeutici per la richiesta di finanziamento, alla Commissione europea, del progetto complessivo di oltre 143 milioni di euro.

Sabato a Palermo si è tenuta la convention del centrodestra a sostegno di Renato Schifani. “Se qualcuno pensa che la mia terzietà, la mia calma, possano significare rinuncia a cambiare la Sicilia si sbaglia”, “non mi sottometterò a sottosegretari e a ministri”. E poi un messaggio anche per i burocrati: “chi non mi consentirà di lavorare, andrà a casa”. Dal palco del Multisala Politeama di Palermo, davanti allo stato maggiore del centrodestra, Renato Schifani parla già da governatore. Davanti a una sala gremita, ribadisce i punti principali del suo programma.
A cominciare dalle scelte, che in ogni settore saranno caratterizzate, sottolinea, dal merito: “Sono contrario a direttori e dirigenti con tessere di partito – evidenzia -. Prediligerò la meritocrazia”. E sul fronte ambientale, sottolinea, “è giunto il momento di scelte forti: due termovalorizzatori, uno in Sicilia orientale e uno in Sicilia occidentale. A Roma lo stanno facendo. Lo sta facendo il sindaco del Pd e noi chiederemo al governo di applicare la norma Gualtieri”.

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