Cronaca

Coronavirus, non è il virus dei vecchi. Studio nella regione Veneto.

Il coronavirus non contagia, cioè non rende positivi al tampone, solo gli anziani. 

Il “virus dell’Inps”, che “colpisce solo i vecchi”. Cominciamo con alcuni miti da sfatare. Il coronavirus non contagia, cioè non rende positivi al tampone, solo gli anziani.
E non sono solo gli anziani ad avere complicanze tali da rendere necessario un ricovero. La classe di età con più contagi è quella delle persone di età compresa tra i 45 e i 64 anni, la seconda è quella tra i 25 e i 44 anni.
Vero è invece che gli anziani hanno maggiore bisogno al ricorso in terapia intensiva.
I primi dati per età rilevati dalla Regione Veneto gettano infatti nuova luce su come colpisce il virus e chi ne è il bersaglio numericamente maggiore.
I contagiati: occhio dai 45 in su.
Le percentuali dei contagi sul totale per classi d’età.
I numeri assoluti sono in continua evoluzione, quelli percentuali anche, ma danno una buona fotografia della situazione per classi d’età.
I positivi al tampone tra i bambini sono 11 (pari all’1,48% del totale dei contagiati); nella classe dai 15 ai 24 anni sono 23 (2,96%); tra i 25-44 anni sono 130 (17,52%)cioè la seconda classe d’età per contagio. La prima è quella tra i 45 e i 64 anni: i contagiati sono 283 (37,6%); tra i 65-74 sono 107 (14,56%); tra i 75-84 anni sono 122 (16,71%), gli over 85 sono 68 (9,16%).
I ricoverati.
Le percentuali dei ricoverati (esclusa terapia intensiva) per classi d’età
Tra chi è dovuto essere ricoverato in ospedale, perché ha sviluppato complicanze direttamente correlate al coronavirus che però non hanno portato a un trattamento rianimatorio in terapia intensiva, non ci sono persone sotto i 25 anni. La prima classe d’età è quella dai 24 ai 44 anni, con 7 ricoverati (pari al 4% del totale). Tra i 45-64 i ricoverati sono 54 (29%); i 65-74 sono 31 (17%); i 75-84 sono 58 (31%) e gli over 85 ricoverati sono 36 (19%).
Terapia intensiva.
Le percentuali dei ricoverati in Terapia intensiva per classi d’età
I pazienti ricoverati sottoposti a terapia intensiva aumentabno, qui sì in maniera comprensibile, con l’aumentare dell’età e delle patologie pregresse. Anche qui si inizia dalla fascia d’età 25-44 con 2 persone in terapia intensiva, pari al 4% del totale. I 45-64 sono 16, (pari al 31%); i 65-74 sono 14 (28%), i 75-84 sono 18 (35%) e po c’è un solo over 85, pari al 2% scarso del totale.
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