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Catania, arrestato Giovanni Piacente: sei rapine a Picanello tra minacce e violenza

Il provvedimento è stato eseguito nella mattinata del 4 novembre dalla Polizia di Stato

CATANIA – Su richiesta della Procura Distrettuale etnea, il G.I.P. del Tribunale di Catania ha emesso una
ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Giovanni Piacente (40 anni), pregiudicato, accusato di aver commesso sei rapine aggravate dall’utilizzo di armi, resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione.

Il provvedimento è stato eseguito nella mattinata del 4 novembre dalla Polizia di Stato.

Sotto la direzione della Procura etnea, le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile – Squadra Antirapine, la quale ha accertato che nell’arco di pochi giorni erano state poste in essere sei rapine in pregiudizio di diversi esercizi commerciali, tra cui farmacie e supermercati del capoluogo, ubicate principalmente nel quartiere di Picanello, analoghe tra loro per modalità esecutive, caratterizzate dalla rapidità dell’azione criminosa e dall’uso di armi con cui venivano minacciate le vittime, costrette così a consegnare gli incassi della giornata.

In occasione di una rapina avvenuta all’interno di una farmacia del centro, Giovanni Piacente è stato intercettato lungo la via di fuga mentre era a bordo di un’autovettura, ma, usando violenza nei confronti degli agenti che avevano tentato di fermarlo, è riuscito a far perdere le proprie tracce. In tale contesto, le immediate perquisizioni – domiciliare e dell’autovettura da lui abbandonata per garantirsi la fuga – hanno consentito di rinvenire gli indumenti indossati per la commissione di alcune rapine.

Nel prosieguo degli approfondimenti investigativi è stato rinvenuto il motociclo utilizzato per compiere alcune delle rapine contestate; si è accertato che lo scooter era provento di furto e,
pertanto, dopo gli accertamenti tecnico-scientifici, lo stesso è stato riconsegnato al legittimo proprietario.

Al termine delle formalità di rito, Giovanni Piacente, già pluripregiudicato per numerosi reati contro il patrimonio, è stato trasferito in carcere dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Foto di repertorio

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