Con i soldi dei disabili facevano la bella vita. Mentre i disabili restavano «morti di fame», sussurrava un infermiere al telefono e non sospettava di essere intercettato. I gestori di Casa “ Suor Rosina La Grua onlus”, travolti venerdì da arresti e sequestri, sperperavano i fondi assegnati dall’Asp di Palermo. A raccontare la bella vita è una delle figlie di Gaetano Di Marco, Maria Carla, pure lei fra gli arrestati, al telefono con la madre si lamentava delle sorelle: «Si pagano le vacanze al relais Sant’Anastasia, bevevano cocktail, Spritz e passavano il bancomat a nome di Suor Rosina per 1000-1500 euro perché sono come i porci… non hanno limiti quando mangiano, quando bevono, come un s’affruntano… (rep)