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Allarme prezzi, l’inflazione sale. Stangata su frutta carni e pesce: + 10%. Listini ritoccati in 7 negozi su 10

Frutta, carni, ortaggi, pesce. Alimentari in crescita (+10%) e listini ritoccati in 7 rivendite su 10. Stangata da 1228 euro per le famiglie italiane nel nuovo anno. I dati dei consumatori e degli esercenti. Il 2022 inizia nel segno dell’inflazione con i prodotti alimentari in forte rialzo. Gli aumenti in campo energetico ed alimentare fanno schizzare la stangata prevista per il nuovo anno a +1.228,80.

L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha calcolato, infatti, l’impatto che il 2022 avrà sui conti delle famiglie: con un aggravio stimato di + 1.228,80 euro annui. «E’ urgente un intervento del governo teso a ristabilire equità, in modo da favorire realmente le fasce di reddito meno abbienti ed arginare in maniera efficace e duratura il caro energia per le famiglie – evidenzia Michele Carrus, presidente di Federconsumatori -. Inoltre è indispensabile avviare un piano per il rilancio economico che punti sullo sviluppo, sulla ricerca, sull’occupazione, ma soprattutto sul contrasto risoluto alle diseguaglianze e alla povertà».

Un andamento al rialzo trainato dall’aumento dei costi dei beni energetici, che incidono fortemente sui costi di trasporto e produzione. Il rialzo del costo di energia elettrica e gas si stima durerà almeno fino al II trimestre 2022, pesando in maniera notevole sui costi delle famiglie. In rialzo anche il settore alimentare su cui, oltre all’aumento dei costi di produzione e trasporto, incidono anche le forti tensioni sul mercato delle materie prime ed i maggiori costi degli imballaggi, il rincaro dei mangimi e dei concimi che faranno sentire il proprio peso soprattutto nel corso del prossimo anno.

Non mancano all’appello gli aumenti nel settore del credito, con un rialzo dei costi dei conti correnti, da parte di alcuni istituti, soprattutto per i giovani. Preoccupano, infine, gli aumenti nel settore sanitario, che si aggiungono a quelli notevoli già registrati lo scorso anno, dovuti principalmente al ricorso alla sanità privata per visite, prestazioni ed esami (vista la situazione di forte emergenza delle strutture pubbliche), nonché al costo dei tamponi per rilevare il Covid-19. A peggiorare la situazione per il 2022 vi è il permanere della situazione di grave difficoltà in cui si trovano molte famiglie a causa delle conseguenze della pandemia. È necessario valutare, infatti, che tali aumenti avvengono in un contesto estremamente delicato e in molti casi non faranno altro che accrescere disuguaglianze e disparità all’interno del Paese. «Il Paese- aggiunge Carrus – ha bisogno di scelte coraggiose e lungimiranti, che promuovano una ripresa sostenibile. Al contempo è fondamentale che le autorità competenti ed il governo mettano in atto un monitoraggio attento dei prezzi, specialmente nel settore dell’energia e dell’alimentazione (quelli maggiormente interessati dai rincari): ogni fenomeno speculativo sarebbe intollerabile. Inoltre, in tema di energia, è necessario disporre una riforma complessiva sul sistema di tassazione, spostando alcune voci dagli oneri di sistema alla fiscalità generale e rendendo strutturali gli interventi per calmierare le bollette finora adottati».

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