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ADDIO A ROCCO VACCA. IL CELEBRE POETA CHE CANTO’ LE BELLEZZE DELLA NOSTRA GELA.

Addio a Rocco Vacca, il poeta gelese che cantava le bellezze del nostro territorio.

Si è spento ieri sera, dopo essere entrato in coma a causa di un incidente stradale in via Cairoli, dove sarebbe stato investito da una Smart.  

Come era sua consuetudine fare, stava andando a trovare la sorella proprio sulla via Cairoli, ma impensabilmente è stato bloccato da un’autovettura, ed ora la sua salma è sotto sequestro per ulteriori chiarimenti sull’accaduto.

Anche i funerali che si sarebbero dovuti celebrare oggi pomeriggio nella Chiesa di San Giacomo Maggiore sono stati rinviati, per permettere alle indagini in corso di chiarire specifici aspetti.

Lo scrittore Vacca lascia l’ennesimo spazio vuoto nella nostra città, terra di lamenti ma anche di molteplici poeti e uomini di arte e cultura.

Lui era una di quelli, e la città lo ricorderà sempre per le infinite sfumature delle sue poesie, e ancora per la raccolta di 3000 mila vocaboli scritti in gelese, tradotti e allegati a proverbi e diciture in vernacolo, il suo stile linguistico più utilizzato.

Qui di seguito la sua celebre composizione sulla Conchiglia.

 

Avivumu a Conchiglia, vera arti

Di architetti e mastri muratura:

A chiusiru! E fu na truvatura

Di comu si spartèru ognuno a parti.

Se a viri, ora ci careru l’ali,

È tutta scancarata, fora u mari;

Quannu da praja vaju a passiari 

Sèddu mi criri, iu mi sentu mali.

C’era cu si spusava, iva o ballu,

Sunava di Geronimu e Amarù;

Ora ssi tempi nun ci sunu chiù

Se unnu passa i ddà si pigghia u vallu.

U bagnu nu facivimu di sutta

Ma se ci passi ora, scaca tutta.

Il poeta si è spento a 77 anni. Nella vita Rocco Vacca è stato anche un dirigente sindacale della Cisl, nonché una guida per il Sindacato degli inquilini (Sunia). Ma il suo ruolo nella città di Gela ha sicuramente un valore ancora più grande, grazie alla sua capacità di suscitare emozioni attraverso la sua arte: la scrittura.

Lui è stato un uomo capace di rendere la nostra città ancora più bella, con le sue liriche contenute in versi indissolubili, scrigni dei ricordi e delle magnificenze della nostra terra.

Al poeta Rocco Vacca va un caro saluto in cielo e le sentite condoglianze da parte della cittadinanza tutta alla famiglia. 

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