CronacaRegione

25mila studenti siciliani rimandati a settembre, 20 milioni di ripetizioni.

Venticinquemila ragazzi siciliani, e relative famiglie, alle prese con gli esami di riparazione in programma tra fine agosto e inizio settembre: rappresentano il 13,6% di tutti gli studenti delle superiori, equamente distribuiti tra licei e istituti tecnici e professionali (dove abbondano i bocciati). La metà ha almeno due discipline da riparare. Il test Invalsi 2022, pubblicato la settimana scorsa, aveva rilevato gravi deficit in italiano e matematica in un alunno siciliano su due e, infatti, sono proprio queste le materie che la maggior parte dei giovani dovrà ripassare quest’estate, seguite dal latino.

Le scuole garantiscono corsi di recupero estivi ma, a causa degli scarsi stanziamenti del ministero dell’Istruzione, le ore sono poche e non in tutte le discipline; in più mettono insieme nella stessa aula studenti con lacune diverse. Per questo, i genitori che possono permetterselo si affidano alle lezioni private. Il prezzo delle ripetizioni varia secondo l’esperienza del docente a cui ci si rivolge. Un neolaureato si accontenta anche di 20 euro, un prof può chiederne fino a 50: la media si aggira sui 30-35 all’ora. Per recuperare più di una materia, tra luglio e agosto una famiglia può arrivare a spendere anche mille. Complessivamente, calcola Repubblica, il giro d’affari delle lezioni private è di una ventina di milioni di euro.

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