Politica

Casciana: “Costituire le ATI è indispensabile”

 

Gela – Questa la proposta del consigliere Vincenzo Casciana. “Fino a gennaio 2013 il sistema idrico integrato veniva affidato all’ Ato idrico , ambito territoriale ottimale
Dal punto di vista gestionale aveva dirigenti propri , funzionari dislocati dalle province e dai vari comuni , l’organo che governava tutti i processi era in Assemblea formata dai sindaci dei 22 comuni con un Cda formato da almeno 6 persone, del quale Gela aveva un suo rappresentante
Dal Gennaio 2013 interviene una legge regionale, recepita a livello regionale, nella quale tra le tante modifiche al sistema di gestione idrico , aboliva l’assemblea dei Sindaci e del cda con la nomina da parte regionale di commissari
Con il loro insediamento l’organo politico perde il controllo sulla gestione e di fatto viene svuota di ogni suo potere , determinando non solo che tutte le funzioni svolte dall organo politico sono state svolte da una sola persona ma anche un vuoto di potere e controllo
Nel corso degli anni abbiamo visto susseguirsi diversi Commissari
Nel 2015 la regione siciliana ha approvato una riforma che obbligava tutte le province a costituire gli “ ATI “ ( Assemblee Terrotoriali Idriche ). Viene formato un nuovo soggetto costituito come i vecchi ATO , dall’ assemblea dei sindaci che in questo caso fanno anche da cda
Sulle 9 province regionali, 8 si sono costituite in ATI , solo la provincia di Caltanissetta è rimasta nelle mani del commissario
Gli ATI sono fondamentali perché da Statuto è previsto, prima L approvazione del piano triennale degli interventi sulla rete idrica ( i sindaci e dettano le priorità degli interventi , per esempio a Gela zona alta , zona bassa , centro storico ) ; possono prevedere investimenti da destinare alla depurazione dell’acqua; c’ è un Organo politico che indirizza il gestore circa gli investimenti o interventi da fare , anche la variazione dell’ approvazione della tariffa viene approvata all interno dell assemblea. Nell’ultimo caso succede che quando il Servizio Idrico non viene ritenuto efficiente, l’assemblea può anche deliberare di non fare variazioni alla vecchia tariffa , di fatto è un modo per obbligare il gestore del servizio a svolgere al meglio le sue funzioni. Inoltre gli ATI potrebbero approvare la carta dei Servizi e potrebbero affidare il servizio ad un ente nuovo ; costituire tra i comuni una società in house per il servizio pubblico, oppure tramite bando pubblico cercare un nuovo gestore del servizio
“ Nelle more di capire se ci sono i presupposti operativi ( capire se è vantaggioso far gestire l’acqua pubblica a queste nuove società) , Giuridici per una possibile Rescissione del contratto a Caltacqua PROPONGO AL SINDACO di farsi carico Lui affinché venga costituita l’ATI , difficilmente il gestore avrebbe questa libertà di azione . Non si può lasciare il controllo della gestione di un contratto così importante nelle mani di una sola persona che è il commissario

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