Politica

La lunga maratona del Ministro Costa in Sicilia

CATANIA  – “Il protocollo siglato oggi tra il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa e la Regione Siciliana mette per la prima volta l’accento su un tema dimenticato, quello della qualità dell’aria e delle politiche per la mobilità sostenibile che si riallaccia al piano della qualità dell’aria, un documento recente e che mancava in Sicilia da diverso tempo. La presenza del ministro, attraverso questo accordo, è la piena dimostrazione che lo Stato desidera essere partecipe in questa regione in quello che è un primo, significativo passo per diffondere la cultura della mobilità sostenibile tra i siciliani. Un primo passo che siamo certi aprirà la strada a molteplici futuri interventi”.   Lo ha dichiarato il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Giampiero Trizzino, dopo la firma dell’accordo per la qualità dell’aria. Il documento amministrativo è stato siglato oggi a Catania dal ministro dell’Ambiente Costa e dal presidente della Regione Musumeci.

 Il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha incontrato oggi presso il Palazzo della Regione la delegazione siciliana dell’ONA, guidata dal responsabile Calogero Vicario.

Il Ministro, che ha ricevuto una missiva nella quale è stato ribadito l’auspicio che in materia di tutela dell’ambiente, con particolare attenzione al rischio amianto, per tutti i lavoratori siciliani ci siano quelle misure concrete per “ottenere il prepensionamento e la tutela dei loro diritti”, ha ribadito la ferma volontà del Governo e del suo Dicastero di affrontare e risolvere il problema amianto e le altre criticità nella regione con particolare riferimento al Petrolchimico di Siracusa – Area SIN, come nel resto d’Italia.

“Ringrazio il Ministro Costa per la bonifica e messa in sicurezza dell’area SIN Priolo e degli altri siti contaminati in Sicilia. Finalità che l’ONA ha avuto sin dalla sua costituzione nell’agosto del 2008‘”, così dichiara il Presidente dell’Osservatorio, Avv. Ezio Bonanni. Ringraziamento che arriva anche dal coordinatore siciliano dell’associazione, Calogero Vicario, che sottolinea: “finalmente un Ministro attento alle problematiche ambientali, e in particolare a quelle della Sicilia. Speriamo molto nel suo intervento”.

DATI ONA SICILIA: per il periodo che va dal 2000 al 2011 sono stati censiti 947 mesoteliomi, per una media che, nell’ultimo periodo, sfiora i 100 casi per ogni anno. Poiché il mesotelioma è il “tumore sentinella” e poiché i decessi per tumore polmonare sono almeno il doppio – 200 solo per tale patologia – si stima che questa macabra contabilità porti già a 300 vite umane spezzate a cui vanno ad aggiungersi tutti gli ulteriori decessi causati dalle altre patologie asbesto correlate come tumore alla laringe, faringe, esofago, fegato, colon e ovaio, per non parlare dell’asbestosi, placche pleuriche ed ispessimenti pleurici e le complicazioni cardiovascolari (art. 145 DPR 1124 del 1965, modificato con l’art.4 della Legge n.780 del 1975). Il RENAM, per quanto riguarda i mesoteliomi, stabilisce che la Sicilia ha un’incidenza del 5,3% su base nazionale. Si tratta di dati sottostimati, perchè in molti casi i cittadini siciliani debbono emigrare in Nord Italia per poter ottenere la diagnosi e per veri e propri viaggi della speranza, per cui molti casi non vengono censiti. Per ulteriori fonti: – Registro Mesoteliomi 1998 – 2014 – decessi certi n. 1286 (pag. 5). Dai dati spicca tra tutte Siracusa.

“Oggi il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, in visita tra Catania e Siracusa, ci ha informati di aver raccolto la disponibilità da parte di imprese private che operano nel Sin di Priolo, a intervenire per le bonifiche”. Lo riferisce il deputato regionale Giorgio Pasqua, del Movimento 5 Stelle, che aggiunge: “Nello specifico sarà la Eni Rewind (ex Syndial) a mettere in campo alcuni interventi, del valore di alcune centinaia di milioni di euro scaglionati nei prossimi anni, per attuare le bonifiche. Si tratta certamente di un passaggio che segna la differenza con il passato: ieri industria e istituzioni si contrapponevano, oggi dialogano e offrono reciproca disponibilità: un nuovo linguaggio per risolvere i problemi del territorio. Questi interventi avranno una doppia ricaduta, sia sulla salute dei cittadini che per quanto riguarda le opportunità occupazionali”, conclude Pasqua.

E’ oggi nelle mani del ministro dell’ambiente Sergio Costa un dossier dettagliato sull’emergenza ambientale che interessa tutto il litorale dei Macconi, territorio del Ragusano che nasconde sotto le dune di sabbia una vera e propria bomba ecologica che da anni è stata denominata, sinteticamente, “Dune di plastica”. A consegnare il documento è stata la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Stefania Campo in occasione della visita del ministro in corso in queste ore Sicilia.

Avevo già incontrato il ministro Costa diversi mesi addietro – spiega la deputata – e oggi ho avuto modo di continuare a mettere in evidenza la gravità della situazione di degrado in cui si trova gran parte del territorio del comune di Acate e della città di Vittoria. Ed oltre ai Macconi non mancano seri elementi di preoccupazione per la qualità delle acque, di superficie e sotterranee, di tutta l’area dell’ipparino che si trova nella ‘fascia trasformata’. Da queste parti c’è una vera e propria bomba ecologica che sta già esplodendo. La pratica diffusa e sistematica dell’abbruciamento dei rifiuti serricoli e delle plastiche con lo sviluppo delle ‘fumarole, l’elevato tasso di inquinamento delle acque dovuto all’impiego massiccio di pesticidi, rendono l’area ipparina come il secondo territorio con il maggior tasso di incidenza di malformazioni congenite in Sicilia. Morale, c’è un problema di salute grande quanto una casa. La soluzione? Quest’area venga dichiarata SIN, ovvero Sito di interesse Nazionale per consentire direttamente al Ministero dell’Ambiente di attivare le bonifiche”- conclude la deputata.

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